Marmo e granito: le diverse possibilità di utilizzo
Quali sono le diverse possibilità di utilizzo per il marmo ed il granito? E che differenze hanno queste due pietre? Quando ci si appresta a fare i lavori in casa, molto spesso si potrebbe rimanere un po’ spaesati su come arredarla e come scegliere una pietra piuttosto che un’altra, finendo per prendere decisioni sbagliate. Si tratta però di due materiali molto differenti nella loro natura, che vanno capiti e selezionati con cura.
Il marmo altro non è che il miscuglio di numerose sostanze presenti nei fondali marini: conchiglie, fango, alghe e minerali. Questi elementi, fusi tra di loro hanno innescato una vera e propria metamorfosi, finendo per diventare un unico materiale compatto. Proprio a causa di tutti questi elementi che lo compongono, il marmo è formato prevalentemente da carbonato di calcio. Motivo per cui l’anticalcare è assolutamente abolito per la sua pulizia, che invece richiede prodotti naturali e delicati.
Dall’altro lato, il granito è l’esatto opposto del marmo. Anche la sua derivazione lo evidenzia parecchio: mentre il marmo nasce in mare, il granito nasce all’interno della crosta terrestre. È di origine vulcanica, è composto prevalentemente da silicati ed ha una consistenza a granuli. Il tutto lo rende più duro e compatto. Risulta molto meno agevole nella lavorazione, perché non si taglia in modo semplice, né tanto meno si lucida, si rompe o semplicemente si riga con facilità. La pulizia non richiede particolari attenzioni, l’unica accortezza da tenere è contro le sostanze oleose, visto che la sua struttura a granuli lo porta a presentare molti spazi vuoti dove l’olio solitamente si deposita macchiando la superficie.
E quindi quale scelgo?
Per rispondere a questa domanda bisogna prima capire per cosa questi materiali dovrebbero servire. Il granito risulta essere un materiale molto più resistente e il suo effetto lucido è di maggiore durata. Solitamente lo si preferisce per la pavimentazione di zone calpestabili, anche se la sua caratteristica di presentarsi ad effetto granuli non sempre solletica il gusto estetico di chi lo valuta.
Il marmo, d’altro canto, risulta molto più fine, liscio ed elegante. Sicuramente più delicato, è prediletto per un ambiente domestico, preferibilmente per il bagno piuttosto che per la cucina, dove c’è il rischio che a contatto con numerosi alimenti, temperature elevate e soprattutto liquidi come olio, aceto, succo di limone, si danneggi più facilmente.
Grazie alla sua resistenza e durevolezza maggiore, il granito di solito è un materiale più costoso rispetto al marmo. Inoltre, il fatto di essere più duro, fa sì che la lavorazione dello stesso risulti più difficile e ciò fa lievitare ulteriormente il prezzo, anche se ci sono delle eccezioni. Tutto dipende dal tipo di marmo scelto, dallo spessore della lastra e dal tipo di utilizzo che se ne vuole fare.
Uno dei nostri compiti in Grando Marmi è proprio quello di indirizzare il cliente in maniera tale da permettergli di fare una scelta consapevole delle caratteristiche del prodotto, dei suoi pro e dei suoi contro per garantirgli un risultato ottimale e la piena soddisfazione.